AUDIZIONI SCUOLA SPERIMENTALE DI TEATRO, ANNO SCOLASTICO 2019-2020

Zahr Teatër – Teatro Popolare di Ricerca, in collaborazione con l’associazione culturale La Tàiga, presenta il quarto anno della Scuola Sperimentale di Teatro a Milano. Una nuova scuola di recitazione dove si affrontano tutti i princìpi che regolano il corpo umano in situazioni extra-quotidiane di rappresentazione scenica, guardando al mestiere dell’attore sia dal lato squisitamente teatrale, come pure da quello letterario, con particolare riguardo all’interazione tra pensiero e parola. Ci si propone di indagare la meccanica che guida uno spettacolo di teatro, a partire dall’analisi del testo e la drammaturgia, passando per l’illuminotecnica, per arrivare alla scenografia e i costumi, in un vero e proprio teatro-laboratorio dove studiare giorno per giorno la natura stessa dell’attore e dell’arte performativa.

Giorni, luogo e orario delle lezioni

La scuola avrà una durata di nove mesi, da ottobre 2019 a giugno 2020, suddivisi in moduli specifici, dando la possibilità di frequentare anche mensilmente. Le lezioni si svolgeranno dal lunedì al venerdì, orario 8.00-13.00, per un totale di 100 ore di lezione al mese con frequenza obbligatoria. Eventuali assenze dovranno essere concordate con il docente. La sede di lavoro sarà presso il teatro “La Corte dei Miracoli”, un nuovo spazio culturale in via Mortara 4, Milano (zona Porta Genova).

Pratica di studio

La giornata di studio sarà divisa in due parti: lavoro fisico-vocale e lavoro creativo.

Il lavoro fisico-vocale si compone di due momenti distinti:

– In un primo momento, un training teatrale intensivo per sviluppare nel corpo dell’attore elasticità, resistenza, forza, riflessi, ritmo e capacità vocali. Tutte qualità necessarie per ottenere e intensificare la presenza scenica, condizione pre-espressiva indispensabile per potersi affacciare alla creazione e interpretazione teatrale. Il training si sviluppa a partire da esercizi tratti dalle più disparate discipline: atletica, acrobatica, giocoleria, danza, arti marziali orientali… per proseguire in una specializzazione di training individuale per ogni allievo.

– In un secondo momento, dopo che il training fisico sarà sempre più via via interiorizzato e praticato in maniera personale, si approderà a un altro tipo di lavoro, caratterizzato da un allenamento di diversa intensità e qualità di energia: lavoreremo sulla lentezza e sulla precisione. E’ un training che punta a cercare un’unione organica tra mente e corpo, richiedendo una precisione massima negli esercizi, precisione che coadiuvata dalla lentezza delle azioni può sfociare nella meditazione, ovvero in quel “meditare-in-azione” che è l’essenza della presenza scenica dell’attore.

Il lavoro creativo verterà sull’organicità, le azioni fisiche e la drammaturgia dell’attore:
l’organicità ha a che fare con la ricerca di una verità assoluta nel corpo e nella mente dell’attore come essere umano che agisce e reagisce naturalmente agli stimoli provenienti dall’esterno. Un attore organico conosce il funzionamento del proprio apparato corporeo e lo utilizza per cercare la verità di ogni piccola azione fisica.
le azioni fisiche permettono all’attore di affacciarsi in maniera fisicamente attiva e non solamente oratoria al testo da interpretare, per rendere ogni movimento in scena pieno di logica e coerenza, in modo che il personaggio compaia nella mente dello spettatore.
la drammaturgia dell’attore, infine, serve ad insegnare al corpo a indagare tutte le proprie possibilità espressive aumentando così la capacità dell’attore di essere creatore di significati e di manifestazioni poetiche, permettendogli la composizione e il montaggio di elementi a partire da materiali fisici e testuali per arrivare ad avere a disposizione materia da modellare per una narrazione.

Uno spettacolo al mese

Come verifica di quanto appreso, si produrranno materiali scenici per la creazione di uno spettacolo ogni mese, come conclusione dei moduli mensili. Ci diamo questo obiettivo per imparare l’arte teatrale facendola, capendo giorno dopo giorno le difficoltà pratiche dell’essere attore e come superarle. Gli spettacoli andranno in scena nello spazio teatrale de La corte dei Miracoli e il ricavato sarà ripartito tra gli allievi.

Moduli di studio

La Scuola Sperimentale di Teatro di Zahr Teatër vuole essere una scuola inclusiva, per questo motivo abbiamo deciso di suddividere l’anno scolastico in moduli specifici, aree tematiche del mestiere teatrale raggruppate da princìpi comuni, creando sopra di essi uno spettacolo ogni mese che ne dimostri nella pratica i risultati ottenuti dallo studio in sala.

Questi moduli, sebbene facciano parte di un percorso ideale in crescendo che va affrontato dal principio alla fine, sono frequentabili anche singolarmente, per chiunque voglia approfondire solamente una specifica area.

Ogni modulo equivale a un ciclo mensile, ovvero 100 ore di lezione. La suddivisione è la seguente:

1° modulo: novembre 2019
La drammaturgia dell’attore e la costruzione del personaggio

Come nasce un personaggio? Come si muove, come parla, qual è il suo ritmo interno? E poi, com’è vestito, truccato, pettinato? E come interagisce con gli altri personaggi e con lo spazio? Come si fa per ottenere delle azioni organiche e piene di logica e coerenza? Queste sono le domande alle quali tenteremo di dare risposta durante questo modulo.

2° modulo: dicembre 2019
Il testo drammaturgico e la parola teatrale

L’approccio alla parola scritta per uno studente di recitazione è oggi tra le condizioni più importanti per poter diventare un attore completo. La voce è la più sottile cartina tornasole della verità scenica. Lavoreremo sulla struttura della frase drammaturgica, l’analisi del testo, l’intenzione, la verità e organicità della parola detta e la sua interazione e simbiosi con lo spazio scenico, i compagni e le azioni fisiche.

3° modulo: gennaio 2020
L’improvvisazione teatrale e le sue regole

Improvvisare significa etimologicamente “agire non sapendo prima”. Questo concetto riflette tutti i princìpi del teatro puro e della recitazione, così preziosi per l’attore; l’improvvisazione è altresì una fucina produttiva di materiale teatrale da utilizzare dopo una successiva raffinazione, nella creazione di uno spettacolo. Non di meno aiuta a mettere a fuoco i “difetti” degli attuanti facendo emergere immediatamente problemi fisici come manierismi, cliché, movimenti non organici, ma soprattutto problemi di ordine emozionale: paura, vergogna, imbarazzo, difficoltà di relazione. Durante questo modulo comprenderemo come rendere efficace l’improvvisazione teatrale a seconda dei nostri scopi specifici.


4° modulo: febbraio 2020
Il monologo teatrale e la sua logica

Il monologo è differente da una struttura drammaturgica a più personaggi. Capiremo cosa lo rende un mondo a sé stante, da abitare come un monolocale. Lavoreremo sulle azioni fisiche, sull’utilizzo dello spazio e sulle interazioni con gli oggetti di scena comprendendone l’importanza nella struttura del testo.

5° modulo: marzo 2020
Il lavoro sulla maschera: costruzione e utilizzo scenico

La maschera, uno strumento antichissimo a fianco del teatro fin dai tempi più remoti, può aiutarci anche oggi a dire quello che l’attore da solo non può dire. Capiremo come si costruisce concretamente una maschera, ne conosceremo la storia e comprenderemo quali sono i princìpi che regolano il suo utilizzo scenico e le differenze che questo comporta nella fisicità e vocalità dell’attore.

6° modulo: aprile 2020
La scrittura drammaturgica e la messa in scena di un testo

In un mondo di produzione teatrale incentrato sempre di più verso la struttura attore-autore, serve più che mai avere l’idea di come si scrive un testo per la scena, capendo le differenze tra testo letterario e testo drammaturgico. Serve poi mettere alla prova della scena il testo scritto per valutarne la tenuta.

7° modulo: maggio 2020
L’utilizzo coreografico del ritmo come principio scenico

Stanislavskij, nel suo “Il lavoro dell’attore” diceva: “Se solo potessi avere una compagnia dotata di un senso del ritmo assoluto, chissà che cose non si potrebbero fare”. Anche a Zahr Teatër il concetto di ritmo è essenziale per un attore che si vuole definire tale. Lavoreremo sul puro ritmo musicale, incorporandolo in movimenti e azioni precise capendo come il ritmo possa creare e dettare nell’attore e nel pubblico sensazioni ed emozioni.

8° modulo: giugno 2020
L’attore cantastorie, il lavoro su miti, favole e leggende

Studieremo il lavoro dell’attore come narratore di fiabe, confrontandoci su antiche storie di dervishi e monaci zen, in un lavoro dove la sola voce e pochi semplici movimenti riescono a evocare un intero mondo popolato di spiriti antichi e chimere. Studieremo come l’attore può farsi da parte per lasciar fluire il racconto e servire così umilmente forze più grandi di lui.

9° modulo: luglio 2020
L’attore regista di se stesso e la scrittura drammaturgica collettiva

Per l’ultimo mese di scuola, che è anche idealmente il nono mese, come il tempo che occorre per la formazione e la nascita di un nuovo essere umano, comprenderemo come possono riuscire degli attori, che a questo punto del percorso dovrebbero aver ritrovato la propria “bambinanza”, se lasciati in autonomia, fare uso di tutto quello che hanno imparato, per autogestirsi in un progetto di scrittura e messa in scena autonoma, partendo da un tema concordato e lavorando a stretto contatto con un dramaturg.

 

Documentazione

Essendo la scuola, per sua natura, un teatro-laboratorio a tutti gli effetti, le conquiste e le scoperte teatrali avranno uno spazio di documentazione e pubblicazione, inclusi materiali fotografici e video che contribuiranno a creare un archivio multimediale permanente.

Costo della scuola

Il costo è di 200 euro mensili a persona. Il pagamento, così come la partecipazione, si rinnova ogni mese. Il costo è così basso perché crediamo che una scuola di teatro debba discriminare in base alla bravura e all’impegno degli allievi e non in base alla loro disponibilità economica.

Selezione degli allievi

La scuola è aperta a un minimo di 6 e un massimo di 12 persone di ambo i sessi, dai 18 ai 40 anni, siano essi aspiranti attori non ammessi nelle accademie ufficiali oppure attori professionisti, musicisti, danzatori, performers e chiunque si voglia affacciare al teatro in maniera non dilettantesca. La selezione avverrà tramite un’audizione di due giorni, sotto forma di laboratorio, il 5-6 ottobre 2019, durante la quale tutti i partecipanti selezionati tramite curriculum lavoreranno in gruppo assieme al regista e pedagogo Mateo Çili.
Per candidarsi alla selezione inviare entro il 3 ottobre 2019 un’email corredata di curriculum, foto e una breve lettera motivazionale a: info@zahrteater.com.

Inserimento in compagnia

Zahr Teatër vuole creare un ristretto gruppo stabile di lavoro col quale portare avanti in maniera totale spettacoli, didattica, formazione, ricerca teatrale e dimostrazioni di lavoro. La ricerca avverrà lungo i primi tre mesi della scuola, durante i quali non solamente si giudicherà l’impegno, la costanza e la maturazione artistica, ma sarà un tempo nel quale iniziare a costruire e parlare un comune linguaggio scenico in previsione dell’inserimento in compagnia. La ricerca è rivolta a un massimo di tre persone di ambo i sessi. Si chiederà alle persone selezionate un impegno di presenza da concordare insieme. Il teatro vuole mettere in scena soprattutto testi originali, ma anche di drammaturgia classica e contemporanea, così come sviluppare un percorso comune di training fisico-vocale e una ricerca teatrale rivolta all’attore moderno. Puntualità, costanza e professionalità dovranno essere attitudini imprescindibili per poter lavorare con Zahr Teatër.

L’insegnante

Mateo Çili, attore, musicista, pedagogo e regista teatrale albanese diplomato all’Accademia del Teatro Stabile del Veneto. Si specializza con gruppi e maestri internazionali del teatro, come Mamadou Dioume, Renato Giuliani, Ludwik Flaszen, The Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, Odin Teatret, Nordisk Teaterlaboratorium. Segue un percorso personale sul corpo, unendo natura, arti marziali e teatro. Organizza workshop intensivi per trasmettere le proprie conoscenze, anche in contesti culturali alternativi. Decide di fondare Zahr Teatër per individuare un ristretto gruppo di lavoro, col quale portare avanti in maniera totale spettacoli, ricerca teatrale e dimostrazioni di lavoro.