L’ego, ovvero l’illusione dell’essere umano di essere separato dal tutto, è alla base delle immani tragedie che affliggono il nostro mondo odierno. Il senso della vita è quello di svelare quest’illusione ai propri occhi, per risvegliare l’uomo a una più ampia comprensione di se stesso e del proprio ruolo nell’universo.
Primavera duemilaventi, lettera aperta quando tutto è chiuso
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Strigliata agli attori dopo lo spettacolo
Discorso del 17 marzo 2019, a riguardo dello spettacolo di teatro di strada Non è possibile che l’attore si faccia guidare dalle condizioni meteorologiche. Se c’è il sole e la luce allora va bene, se non c’è il sole e la luce allora non va bene? Quello che è successo ieri
L’importanza di educare se stessi
Oggi si inaugura questa nuova rubrica nata dalle trascrizioni di vari discorsi spontanei tenuti durante il terzo anno della Scuola Sperimentale di Teatro. Si affrontano di volta in volta problemi generali dell’essere umano-attore così come situazioni interne alla scuola che fanno emergere problematiche universali. La parola parlata rispetto a quella
Il teatro è un ragazzino di tredici anni che vende giornali per strada
Il teatro è quello al centro.¹ Qualcuno potrebbe raffigurarsi il teatro come un saggio dalla barba bianca seduto in poltrona, forte della sua vecchiaia e portatore di un’esperienza millenaria, il quale dall’alto della propria vita già vissuta osserva silenzioso e benevolo noi che tentiamo di servirlo al meglio. Invece più
Attori di parole e attori di cose
Sull’uso della dizione nel teatro e il recupero dei dialetti come organicità della parola La dizione, o come direbbero a Roma gli attori che hanno frequentato le accademie: “l’addizione”. Non si tratta di matematica ma semplicemente di parlare in maniera corretta la lingua italiana. Il problema della lingua italiana, però,
Riflessioni: il senso dei laboratori teatrali
I bambini oggi non sanno più come si fa a salire sugli alberi. Non riescono, hanno paura, non sanno dove tenersi e non ne comprendono molto nemmeno il bisogno. Usano uno smartphone perfettamente, ma non riescono a stare in equilibrio sopra un muretto, ammesso che ce la facciano ad arrampicarvicisi.
Riflessioni: il teatro come il design
l teatro oggi, con i suoi giovani registi, attori e performer, si sta comportando come quei designer moderni che tentano di reinventare e riportare in auge oggetti come il cavatappi, oppure la forchetta: ovvero tutti quegli strumenti e utensili che sono già giunti a un grado massimo di usabilità da