La differenza tra gesto è azione nel nostro teatro è intesa nel seguente modo:
Un gesto è il risultato scenico di un’azione, ossia ha a che fare con la comprensione e l’interpretazione dell’osservatore che guarda. Un’azione invece è un’intenzione dell’attore che agisce nella scena e compie qualcosa di preciso.

Gesto e azione possono quindi coincidere come tempo e spazio, ma possono non coincidere come intenzione: il gesto di prendere un bicchiere è poco interessante se coincide con l’azione di prendere un bicchiere. Ma cos’accadrebbe se l’azione di prendere un bicchiere fosse invece, nell’intenzione dell’attore, quella di afferrare un prezioso cimelio fragilissimo? Il gesto che il pubblico percepisce è quello di un personaggio che prende un bicchiere, ma per l’attore l’azione è quella di recuperare un diamante prezioso da un sarcofago. Questo rende il gesto interessante perché lo riempie di un significato che ne trascende la quotidianità e la comprensione psicologica.

Quindi per l’attore è importante parlare sempre di azione, il gesto è quello che percepirà il pubblico, a seconda della storia, della scena e della drammaturgia. Questa differenza di termini può parere una pedanteria ma è essenziale per comprendere il lavoro pratico dell’attore all’interno del nostro teatro.

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